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Messico

2008/09_series of 7

Portfolio pubblicato sulla rivista di cultura fotograficae immagini GENTE DI FOTOGRAFIA n 46 Autunno/Inverno 08/09.

 

Luca Sorbo - Guardo le immagini di Gianluca Rocchi ed avverto la profonda umanità che le ha ispirate,avverto la sua curiosità, il uo desiderio di farsi partecipe di un mondo lontano di cui però si condividono i destino fondamentali.

Rocchi mi racconta che uno dei maestri a cui si ispira è William Klein, ma credo che le sue immagini non abbiano il cinismo e il gusto della provocazione del maestro americano, piuttosto mi fanno pensare a ciò che un critico diceva delle foto di Luigi Ghirri 'che sono delle carezze al mondo', anche se la ricerca visiva è profondamente diversa da quest'ultimo.

Ilgrandangolo consente a Rocchi di essere vicino ai soggetti, di entrare nella scena, non per condizionarla o forzarla, ma per stringere un rapporto ancora più intenso con essa, per trarne un insegnamento.La sapienza tecnica,l'accurata scelta delle inquadrature sono sempre strumentali alla sua ricerca visiva, la padronanza del mezzo lo lascia libero di vivere le emozioni del momento. I suoi sono sempre racconti ambientati. Gli sguardi sono figli di una terra di cui condividono il destino. Nella loro eroica quotidianità le persone ci appaiono reali,vivono il dramma dell'esistenza con fatica e dignità. Nei loro occhi l'autore cerca l'energia per costruire il futuro. la fede per credere nel domani. La materia sensibile dell'argento conserva l'impronta viva dell'ansia di ricerca di Rocchi, che si incontra con la vita quotidiana dei campesinos messicani e si completa con la nostra sensibilità di spettatori . Il bianco e nero intenso, i controluce raccontano le contraddizioni che i soggetti vivono : vi è una drammatizzazione della scena che non è una vuota ricerca estetica ma il tentativo di rivelare il senso delle esperienze dei personaggi.

Il lavoro fotografico è una somma di attimi significativi che raccontano di una emozione, di un esperienza vissuta; la traccia di una sensibilità che ha avuto il coraggio di confrontarsi, di mettersi in discussione.

In un mondo in cui l'immagine tende sempre più ad omologarsi ed involgarirsi, il lavoro di Gianluca Rocchi è una boccata d'aria,un modo per verificare la possibilità di esplorare la realtà e noi stessi con la fotografia.

 

critica a cura di Luca Sorbo per GENTE DI FOTOGRAFIA

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